Assunta
(giovedì 31 gennaio 2013)
Categoria:
Malinconia
LA PERDITA DI UN FIGLIO
01:49 del 31-01-2013
Oggi ho guidato per parecchi chilometri, ho costeggiato il meraviglioso lago di Lecco e poi su sempre più in salita, dalla collina si vedeva un magnifico panorama, le montagne che circondano il paese dei promessi sposi, si specchiavano sull'acqua del lago, sembrava un'acquarello dipinto da un grande pittore. Per non restare sola con i miei pensieri, avevo la radio accesa e una musica soffusa, mi teneva compagnia, sentire la radio era una scusa per non pensare, stavo andando ai funerali del figlio giovanissimo di una mia vecchia amica. Una madre non dovrebbe mai sopravvivere alla sua creatura, ma si sa che il destino ha tutto un suo modo particolare di gestire la vita di ognuno di noi. Poveretta! ha perso nel 2011 il marito, 2012 il fratello, 2013 non ancora iniziato, il figlio. Cosa può passare nella mente di una madre che guarda senza dire una parola la bara del proprio figlio, quanto dolore in quegli occhi asciutti senza una lacrima. Prima che la cassa uscisse di casa, lei ha appoggiato la mano sul coperchio e accarezzandolo ha detto quasi fra se e se: il Signore me lo ha dato, ed il Signore ora me lo ha tolto! Che dire? Sono certa che la forza lei l'ha attinta dalla grande fede che ha sempre avuto e l'ha sempre sostenuta.
di ritorno a casa, non ho acceso la radio in auto, pensavo ai miei ragazzi a come è facile perderli e inconsapevolmente le lacrime senza rendermene conto hanno cominciato a bagnarmi il viso, questo pensiero mi faceva impazzire e quindi dopo un profondo respiro, ho abbassato i finestrini l'aria gelida ha invaso l'abitacolo, ma mi ha fatto bene, ho riacceso la radio ed ho cercato di distrarmi, perchè pensieri così atroci sono terribili da sopportare.